“I favoriti sono Contador e il campione in carica Christian Froome, ma l’Italia sogna con Vincenzo Nibali”
Leeds – Devo dire che quest’anno mi sono permesso di girare parecchio, tra Francia ed Inghilterra. Mentre mi trovo a Wimbledon, intendo a mangiare le mitiche fragole con panna del torneo di tennis più famoso del mondo. Quest’anno, infatti, anche gli organizzatori del Tour si sono piegati alle leggi del business e del guadagno, avendo deciso di far partire la Grand Boucle da Leeds, in Inghilterra, con una cronometro. La campagna inglese del Tour finirà a Londra, sede di arrivo di una tappa che partirà lunedì 7 luglio da Cambridge, sede della celebre università. Tutta via saranno ben altre le tappe da segnare in rosso, quelle che potrebbero cambiare la storia dell’edizione cento uno della corsa ciclistica più seguita del mondo (si calcola che la prima tappa sarà seguita da un miliardo di persone). Infatti, alla quinta tappa la Boucle arriverà davanti alla Foresta di Aremberg, terribile settore in pavè della Parigi-Roubaix. Poi ci saranno le Alpi, dove ci sarà però un solo arrivo in salita, quello di Risoul. Poi ci saranno i Pirenei, privi però delle salite totem. Insomma, gli organizzatori del Tour dimostrano ancora di avere il “braccino” nell’inserire le salite, mentre le cronometro sono sempre troppo numerose (così come le tappe più fumo che arrosto). Quest’edizione, che partirà dal Paese che ha vinto le ultime due edizioni della Grande Boucle, sarà quella della doppietta di Christopher Froome? Di sicuro la maggioranza degli appassionati pensa che il keniano bianco inizierà la sua personale serie di vittorie al Tour, visto anche che la ventesima tappa sarà una cronometro di 54 km in cui può dare due minuti a tutti i principali favoriti. Froome si è anche preoccupato di eliminare gli avversari interni alla sua squadra, il Team Sky, obbligando il DS Bradbury a non convocare il vincitore dell’edizione 2012 e baronetto Bradley Wiggins, preferendogli il fido Lopez Garcia. Il suo principale avversario, nonché l’unico, secondo alcuni, sarà il “pistolero” Albero Contador, che al Giro del Delfinato è tornato quello che ha vinto due Tour, un Giro e due Vuelte. Contador si presenta, inoltre, con una squadra veramente forte, con gregari di altissimo livello come Majka, Navarro e Paulinho, anche se si fa notare soprattutto l’assenza di Roman Kreuziger, fermato recentemente per doping e sospeso dal team diretto da Bjarne Riis.
In seconda battuta aspirano alla maglia gialla Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde. Il primo sembra aver trovato, vincendo il Campionato Italiano, la forma migliore, mentre il secondo non appare in grandissima condizione, ma da lui ci si può aspettare qualsiasi cosa. Anche Purito Rodriguez è dato in grande condizione, ma dopo il flop del Giro sembra aver perso lo smalto di inizio stagione. Poche, invece, le possibilità per il campione del mondo Rui Costa e per il belga Jurgen Van Den Broek. I francesi sperano in Thibaud Pinot, ma al massimo il corridore della FDJ potrà aspirare ad un posto nei primi cinque. Ormai, in ogni caso, i corridori sono tutti sulla pista da ballo. Non gli resta che ballare. Luigi M. D’Auria
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