Roma 18 maggio 2014 – Dopo nove giorni di grande spettacolo va in archivio l’edizione numero settantuno del più importante evento tennistico italiano, gli Internazionali BNL d’Italia. Quella appena conclusa è stata un’edizione da record, sicuramente da ricordare: il pubblico è stato numerosissimo, la televisione monotematica SuperTennis ha raggiunto il 3% di share nazionale e, come è sempre accaduto negli ultimi anni, il campo partecipanti è stato degno di uno Slam. Tutti dati che dimostrano come ormai gli Internazionali siano sicuramente uno dei dieci tornei più importanti al mondo, come negli anni di Borg, Panatta e Barazzutti.
Passiamo ora all’aspetto agonistico del torneo. Il numerosissimo pubblico presente al Foro Italico è stato deliziato dai colpi del vincitore Djokovic, ha ammirato la potenza di Williams ed Ivanovic, ha sostenuto come non mai la finalista Sara Errani e, purtroppo, apostrofato con parole non ripetibili un deludente Fabio Fognini, che questa volta è riuscito a perdere in due set con il numero 44 del mondo, il non irresistibile ceco Lukas Rosol.
Lo spettacolo al Foro è iniziato già sabato 10 maggio, con il primo turno di qualificazioni, dove ha incantato un talento ancora del tutto inespresso, ossia Stefano Travaglia. Il tennista di Ascoli Piceno è infatti numero 252 del ranking, pur avendo un talento da top 100. Le soddisfazioni per i nostri colori sono però arrivate nel settore femminile. Infatti, mentre Federer perdeva un match già vinto con Jeremy Chardy, le nostre Pennetta, Errani, Schiavone e Giorgi incantavano, superando con autorità avversarie difficile come Bouchard, Golubic, Cetkovska e Cibulkova. La Errani continuava poi una favolosa cavalcata battendo Mchale, Radwanska e Li, cedendo solo in finale alla dominatrice del torneo Serena Williams, sempre più numero uno del mondo. L’americana aveva superato, nel corso del torneo, la potente quando sprecona Ivanovic, la quale aveva giustiziato la sempre meno in forma Maria Sharapova.
Per quanto riguarda il torneo maschile il vincitore è stato, come già detto, il serbo Novak Djokovic, che ha devoluto tutto quanto guadagnato per la vittoria al Foro in favore degli alluvionati della sua Serbia. Nole ha sconfitto in finale, con merito, un Rafael Nadal sempre meno dominatore dei tornei che si disputano su terra battuta. Sorprese in positivo Grigor Dimitrov, battuto da Nadal in semifinale, che si dimostra sempre più pronto a diventare un grandissimo del prossimo futuro e Milos Raonic, sconfitto anche lui in semifinale, bombardiere canadese che sotto la guida di Ivan Ljubicic e Riccardo Piatti sta diventando un giocatore sempre più completo. Dopo lo show di Montecarlo male gli svizzeri Federer e Wawrinka, che confermano il loro rapporto di amore odio con i campi rossi, perdendo entrambi al secondo turno. Deludenti anche gli italiani, nonostante le sorprese in positivo Travaglia e Bolelli, sempre più vicino ai suoi massimi storici.
Cala il tramonto su Roma e una buona spremuta al Giardino degli Aranci, finestra panoramica sulla Città Eterna, è quello che ci vuole per concludere una settimana piena di emozioni e, soprattutto, di grande tennis. Luigi M. D’Auria
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