Torino – Martedì 22 ottobre 2013, nel Salone “Fondazione Croce”, di via Santa Maria, 1, Gianni Pittella ha presentato la sua Mozione congressuale che accompagna la sua candidatura alla segreteria del Pd, per un totale di venti pagine con il nome di “Il Futuro che Vale”, per un partito democratico, solidale ed europeo. Nel documento congressuale depositato alla segreteria del Pd, non solo economia e finanza, ma anche etica, sociale e politica. Oggi dobbiamo tornare a determinare le nostre possibilità nel Partito vivo ed energico. Largo alle forze progressiste italiane, un partito di ispirazione europea, aperto alla società e al confronto con l’associazionismo diffuso, una forza politica che rende protagonista ciascun militante nell’impegno per costruire uguaglianze ed opportunità. Il Partito Democratico deve diventare un partito speranzoso, capace di mobilitare intelligenze, competenze e passioni, superando la cultura delle contrapposizioni e dell’indifferenza. Occorre una vera rigenerazione del partito sul piano culturale, progettuale e programmatico. Partito Rete che parla di Sud e di Europa. L’occasione nella seconda presentazione a Torino del libro “Breve storia del futuro degli Stati Uniti d’Europa“ che, come nella prima di domenica 19 maggio presente una platea d’eccezione, tanto che i presenti hanno esclamato “finalmente si parla di politica ad alto livello”. Ci sono stati gli interventi di Roberto Placido e Mercedes Presso, con il moderatore Luigi Piccitto.
Gianni Pittella si muove in treno, alla ricerca di consensi nella sua sfida per la segreteria del Pd con tappa a Milano, Torino, Roma, Napoli, senza paura di confrontarsi, perché il suo punto di forza è nel rapporto con i cittadini senza la ricerca di visibilità e senza necessità di bucare il video per vincere la battaglia. I quattro candidati sono: Matteo Renzi il favorito e beniamino dei Renziani con tanti slogan e possibilita, Gianni Cuperlo il comunista dagli occhi azzurri, Pippo Civati la cui posizione non convince per l’alleanza con Ventola de Sel. Il quarto candidato Ganni Pittella, l’unico del Sud, medico, classe 1958, Pittella mette sul piatto la sua lunga esperienza internazionale: eletto a Strasburgo nel 1999 e poi riconfermato due volte, è attualmente Vicepresidente vicario del Parlamento europeo. Pittella vorrebbe un Pd, dentro il Partito Socialista europeo (Pse) per decidere le politiche economiche del Patto di stabilità europeo legata a un network influente. La Legge di stabilità non convince il candidato Pittella perché inefficace: con una mano distribuisce pochi euro agli italiani, con l’altra toglie dalle pensioni e al ceto medio: intanto a Letta chiede 10 miliardi di riduzione del cuneo fiscale per imprese e lavoratori. All’Europa chiede una forte tassazione delle transizioni finanziarie e delle rendite patrimoniali. A Pittella le larghe intese non piacciono e chiede di fare subito la nuova legge elettorale e poi andare al voto. A Torino confida di trovare nuovi sostenitori con il gruppo Socialisti e Liberali di Riccardo Nicotra, Alfredo Celano e l’alleanza con la consigliera regionale Mercedes Bresso che ha spiegato nel suo intervento che non deve sembrare una cosa strana l’alleanza Nord – Sud, ma una risorsa per l’Italia e gli Stati Uniti d’Europa. Donato D’Auria
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